Attività, comunità ed impegno
Questa pagina è interamente dedicata a te e alle tue riflessioni e iniziative per:
- Diventare une versione migliore di te stesso
- (Ri)pensare il nostro stile di vita, insieme: perchè questo è possibile solo collettivamente
- Contribuire a fare del mondo un posto migliore per tutti
Nell’antichità greco-romana,
all’alba della cosiddetta civiltà occidentale, imparare le filosofia significava imparare a vivere pienamente e consapevolmente. Intraprendere un percorso filosofico voleva dire impegnarsi a cambiare vita
INSIEME AI DUE CAPI DEL MONDO: DIVENTA PROTAGONISTA DEL NOSTRO MOVIMENTO!
- CECAPFI – la più grande organizzazione di pratiche filosofiche di ogni orientamento al mondo
- PBMS – la prima startup specializzata in soluzioni manageriali basate sulla filosofia – fondata e diretta da Valeria Trabattoni
- Filosofia pratica, arte di vivere e consulenza filosofica- Metis
- Philosophical Practice – Helen Douglas
- Philosophical Practice – Agora
- Philosophical Counseling – Peter Raabe
- Socratisch Gesprek – Krisof van Rossem
- Philosophical Coaching – Michael Picard
- Filo-terapia- Cécile Balligand
- Filosofia e mondo del lavoro: Genius Faber
- Filosofia & Management – Philoma
Un approccio filosofico al potenziale delle persone
La saggezza filosofica guarda l’individuo come una componente organica della società e del suo ambiente naturale. Praticare la filosofia significa innanzitutto prendere parte alla realtà in modo attivo e consapevole.
Non si tratta di “accettare la realtà”…
come se fosse un dato, ma di prendere coscienza del fatto che ne siamo attori e che compiamo ogni giorno delle scelte di vita in funzione dei nostri limiti e delle nostre possibilità. Volenti o nolenti, ogni giorno noi “facciamo la realtà”, e non la facciamo da soli: nessuno è un’isola e ognuno di noi ha bisogno degli altri. Senza la collettività umana, oggi non saremmo in grado di mangiare, vestirci, curarci dalle malattie. L’indipendenza è il grande mito del nostro tempo, ma chi è realmente indipendente? Dipendiamo dall’aria che respiriamo, dal cibo che mangiamo, dal sistema economico di cui siamo parte. Dipendiamo affettivamente dalle persone che amiamo: non perché siamo “ dipendenti affettivi” bisognosi di terapie particolari, ma perché siamo fisiologicamente strutturati cosi, esattamente come i nostri cugini primati e gli altri nostri parenti mammiferi. Pensate che l’assenza di carezze e contatto con gli altri è più dannosa alla salute umana di sigarette ed alcol! (Vedi il mio articolo in spagnolo, La otra pandemia. Sociedad global y soledad institucionalizada.)
Da Talete a Foucault, i più notevoli esponenti del pensiero filosofico hanno tutti saputo ben vedere, nel corso dei secoli, che nessuno è un’isola, e che l’interdipendenza è una componente fondamentale ed irriducibile della nostra umanità: siamo tutti “animali politico-sociali”, secondo la citatissima formula aristotelica.
Ciascuno di noi è parte della natura e della società. Non è possibile sviluppare pienamente la propria umanità nella solitudine e nell’isolamento, al riparo dall’impatto sempre imprevedibile che gli altri hanno sulla nostra vita. Non è possibile scoprire e valorizzare la propria unicità se non nella relazione e nel riconoscimento reciproco dell’altro, degli altri e dell’Altro nel loro intrinseco mistero. Secondo Arendt, l’azione stessa che diventa impossibile se non si lascia spazio all’altro e alla differenza: se si sopprimono i luoghi per un confronto costruttivo e concreto tra idee e persone diverse. Sopprimere gli spazi di confronto costruttivo e concreto tra la molteplice diversità di idee e persone soffoca l’azione. Come ci insegna la teorica del totalitarismo, l’azione è radicata nel dialogo, nella pluralità, nel libero scambio interpersonale. L’agire ed il sapere umano si basano sullo spazio del ‘tra’, sulla cura reciproca e sulla disponibilità ad apprendere dagli altri rimettendosi continuamente in discussione. Dobbiamo quindi sempre vegliare a salvaguardare lo spazio di incontro e confronto come un orizzonte vitale indispensabile per preservare e nutrire la nostra identità personale.
